Fino a pochi istanti fa credevo che essere un genitore alternativo sarebbe stato sufficiente per cambiare la vita di mia figlia e cambiare il mondo. Oggi mi rendo conto che la verità che si nasconde dietro le mie scelte è più complessa e dolorosa.
L’anno scorso con la mia compagna abbiamo deciso di iscrivere nostra figlia alla scuola nel bosco. Un’esperienza meravigliosa!
Viviamo in montagna e, a partire dalla costruzione di nuovi paradigmi educativi, dall’arte e dalla ricerca spirituale, sognamo una nuova maniera di fare comunità.
Tutte cose bellissime. Ma che rischiano essere parte della mia maschera, una maschera dietro la quale si nasconde un adulto indifeso che gioca ancora a fare il bambino. La maschera dell’uomo che non sa ancora esattamente cosa vuol dire essere uomo. La maschera del padre che ha paura di non saper essere padre e di non essere in grado di affrontare le difficoltà.
La mia maschera, in sintesi, è quella dell’uomo buono, del padre di famiglia che cerca ogni giorno la costruzione di un equilibrio empatico tra la relazione di coppia, la propria figlia, il proprio lavoro e Madre Terra.
La mia maschera, lo confesso, è quella di un’ideologia libertaria, olistica, alimentata dalla ricerca interiore e dalla giustizia universale.
Leggo quello che scrivo e sento che sono tutte cose bellissime. Ma dietro c’è un mostro potente, contro cui combatto ogni giorno.
Si chiama CONTROLLO, che è il figlio della PAURA, partorita a sua volta dalla mancanza di FIDUCIA in me stesso.
Controllare l’educazione di mia figlia, controllare le persone che mi ruotano intorno e ruotano intorno alla mia famiglia, controllare per non lasciare nulla al caso, per eliminare qualsiasi rischio, controllare per allontanare la paura della morte e del dolore, controllare per arrivare, alle volte, a sentirmi privato del brivido dell’avventura che dà il vero sapore alla vita!
Riconosco che ho ancora tanto lavoro da fare per diventare un Uomo Consapevole. Riconosco che tutti i progetti che porto avanti così come ogni azione che compio nella mia vita privata sono strumenti di cui ho profondamente bisogno per essere un uomo migliore.
Vivo ogni scelta come un meraviglioso salto nel vuoto: dalla scelta di creare il progetto Uomini Consapevoli, Il Teatro della Tenerezza e l’Art Village alla scelta di trascorrere 10 anni in America Latina, alla scelta di fecondare il ventre della donna che amo.
Ogni salto nel vuoto è un antidoto alla paura, un’iniziazione del cuore, per ricordare di amarmi ed avere fiducia in me stesso.
Ogni salto nel vuoto è perdere il controllo, vedere la morte e la rinascita proiettate contemporaneamente sullo stesso schermo della vita.
Ogni salto nel vuoto è per me una meravigliosa occasione per mettere il Cuore al Centro!
Antonio Graziano
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