1° Grande Cerchio Nazionale degli Uomini Consapevoli – Fano, 30 Aprile 2023
Non è vero che noi uomini siamo violenti per natura. Non è vero che noi uomini lavoriamo e basta. Non è vero che in nome del lavoro e del denaro dobbiamo trascorre una vita separati dai nostri figli, dalle nostre famiglie e da noi stessi.
Non è vero che noi uomini non siamo in grado di raccontare le nostre emozioni, non sappiamo piangere e non sappiamo chiedere aiuto. Non è vero che noi uomini non sappiamo costruire la bellezza.
È venuto il momento di toglierci dalle spalle il peso della storia e il ruolo che la società ci ha attribuito. Possiamo superare i sessismi e la separazione tra uomini e donne. Possiamo uscire dall’era del giudizio ed entrare nell’era della responsabilità.
Un uomo non è cattivo per natura. Una donna non è sottomessa per natura. Siamo quello che siamo perché l’educazione, la scuola, la famiglia e le reti di relazioni in cui siamo immersi hanno cucito sulla nostra pelle ruoli sociali. Abbiamo ereditato i programmi che portiamo con noi da uomini e donne venuti prima di noi. Sono loro che ci hanno imposto ruoli, maschere e valori.
Chiedo a ogni uomo e a ogni donna di diventare consapevole del ruolo storico che incarna, dei valori che porta con sé, delle azioni che compie e delle conseguenze delle proprie scelte.
La storia ha attribuito agli uomini posti di potere: nella cultura, nella scienza, nelle accademie, nella politica, nell’economia, nelle guerre. Quel potere è stata anche la rovina degli uomini che trascorrono un’intera vita lontano dalle persone che amano e, al di là del potere che accumulano, muoiono di lavoro, di campagne elettorali o di bombe. Questa parte della storia è ricca di contraddizioni, di luce e di oscurità.
La storia ha messo le donne in luoghi lontani dalla sfera pubblica, relegate in uno spazio di silenzio: nei campi a spezzarsi la schiena, a casa ad allattare i figli o intorno al focolare. L’emarginazione sociale che hanno vissuto ha permesso alle donne di rimanere in connessione con sè stesse, con la famiglia e con la loro essenza. Anche questa parte della storia è ricca di contraddizioni, di luce e di oscurità.
Dico NO al femminismo radicale, che dà la colpa agli uomini.
Dico NO al maschilismo radicale, che dà la colpa alle donne.
Dico NO al progetto di ingegneria sociale che vuole generare separazione tra uomini e donne.
Dico SÌ a un maschile sano, maturo e consapevole, come è emerso ancora una volta, con tanta forza, durante il 1° Grande Cerchio Nazionale degli Uomini Consapevoli.
Dico SÌ a un femminile sano, maturo e consapevole, che si manifesta con meraviglia nel mondo e che accompagna la rinascita di una società della cura e dell’ascolto.
Dico SÌ a uomini e donne in grado di attivare processi di giustizia restaurativa, dove non ci siano più vittime e colpevoli ma persone responsabili delle proprie azioni, persone che abbiano il coraggio di ammettere il dolore che hanno generato, ma anche persone che abbiano il coraggio di raccontare e attraversare il proprio dolore per lasciarlo finalmente andare.
L’odio, la vendetta, la vergogna e la punizione non cambieranno il mondo.
La compassione, l’ascolto profondo, la trasformazione del giudizio, la responsabilità personale cambieranno il mondo.
Sogno un mondo dove gli uomini possano tornare a manifestare la propria forza come guerrieri di pace. Sogno un mondo dove gli uomini-guerrieri possano tornare a mettere limiti, a proteggere e a costruire il nuovo mondo.
È un sogno così forte che si sta già realizzando, grazie a centinaia di fratelli che hanno scelto di intraprendere la strada della consapevolezza.
60 volte grazie ai 60 uomini con cui abbiamo condiviso storie, lacrime e abbracci intorno al fuoco.
60 volte grazie ai 60 uomini-leader che si assumono responsabilità delle proprie scelte, che sanno chiedere scusa, che vogliono fare ordine nella propria vita e che sanno mettere il Cuore al Centro.
Con Amore infinito
Antonio
[Foto: Matteo Perini]

Sono Antonio Graziano e sono un attivatore di Cerchi.
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